Porfolio &
Biografia

Le tigri
angelico 2 2014
angelico 2
Come vorrei che tu fossi anno 1995
Come vorrei che tu fossi anno
Il Fenicottero I ~ 2021
Il Fenicottero I
Effimera 2019
Effimera
Sabi I
Sabi I
angelo 1 2014
angelo 1

Claudio
Signanini

È nato a Cuneo nel 1965, dove vive e lavora. Artista e Creative-Designer, diplomato al Liceo Artistico di Cuneo nel 1984, frequentando il corso di Figura Disegnata di Claudio Berlia, ha poi conseguito nel 1989 il diploma del Corso di Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Ha esposto in numerose mostre personali e collettive dal 1987 ad oggi, in particolare in Provincia di Cuneo, a Torino, Milano e New York.

Tra le più recenti la collettiva “Apologhi delle camere da sparo” al Forte Albertino di Vinadio, e “IM-Materiali” nello spazio espositivo di San Francesco a Cuneo nel 2014. La personale all’Officina delle Arti a Cuneo, e le collettive “Ri-Generazione” al Filatoio Rosso di Caraglio nel 2016, “Espressioni d’Arte in divenire” del 2017 al palazzo Lucerna di Rorà in Benevagienna per GRANDARTE 2017/18, “Riflessi, differenze, consonanze” (2017), “Di Concerto” (2018) e “SottoSopra” (2019) in Palazzo Samone a Cuneo con il collettivo artistico del MAGAU. Le personali “Autoreferenziale” del maggio 2017 nella chiesa della Confraternita a Robilante, infine “Signa-2.0” del maggio 2019 nella sala esposizioni del Collegio dei Geometri in Cuneo. Sempre nel in questa sede, nell’aprile 2022, realizza la mostra “la DONNA, il FENICOTTERO e la PANTERA” con grande esito di pubblico e critica.

“Soprattutto negli ultimi lavori si articola un gran cross-over di materiali e d’immagini (prese a prestito in ogni-dove) in cui la pittura, il segno, il gesto d’artista fanno da trait d’union creando una grande “edicola” in divenire. ll fil-rouge che fin da subito ci colpisce nelle opere di Signanini è la “bellezza”, la semplice, immediata bellezza artistica del suo lavoro… Colori, forme femminili, ma anche inserti iconici, figure di animali selvaggi, fotografie, ori e decori, il tutto tenuto insieme in un abilissimo gioco di suggestioni e spazi… E poi ancora profondità tridimensionale ottenute da strati sovrapposti di perspex, acetati e copie cartacee. Una tessitura che ha bisogno di una lettura approfondita, di un indagine visiva minuziosa che richiede tempo ed attenzione, la stessa che l’artista ha dedicato a creare il suo lavoro.”

kangi grande Claudio Signanini
Cambio di rotta 2016
Cambio di rotta
"Di Rosso Amore" Dittico
"Di Rosso Amore" Dittico
La Gru ~ 2021
La Gru
D'ororosso
D'ororosso

Cronologia delle mostre principali realizzate

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Hanno scritto di me

Eppure lo sfavillio d'una luce proietta immagini possibili, fantasmi di scrittura, il museo che sta nel quadro e non viceversa, se uno sguardo sia li in viaggio.

Spettri recuperati alla carne di un segno tormentato. nervoso, dedalico a scrivere su uno sfondo nero, altrettanto tormentato, teso, inesorabile, sommosso da incursioni e concrezioni polimateriche d'ulteriori neri e di rossi. d'ori da cui affiorano, medianiche, si direbbe le figure del mito.

Forse i suoi "recuperi" vanno anche in altra direzione, nella quale si dirvela una sorta di affascinante primitivismo carico di quella spiritualità oggi dispersa da un'entropia senza limiti apparenti. Ciò che rende possibile questa ipotesi di lettura è la palese vocazione del pittore alla manualità artigianale, alla sensibilità materica e quasi sacrale dell'esecuzione spinta sino a formularsi come mistica dcl dipingere.

La pittura di Claudio Signanini è In questo sento segno-dei-tempi perché arte citazionista che pur tuttavia recupera la soggettività del gusto pittorico, l'unità di atto artistico che sa di non poter essere altro che debole assemblaggio, ma che nonostante lutto cerca ancora di dire “io" attraverso la scelta dell’autobiografismo e della messa in scena della propria memoria personale.

Questo significa che, indipendentemente dall'oggetto della raffigurazione, nella struttura dell'icona sono racchiusi i tratti che ne fanno un'immagine globale, e quindi anche un'immagine del santuario

Finge fantasmi di donne che prendono corpo so supporti materiali scelti tra gli oggetti di scarto della nostra società dei consumi; tavole o pone in legno usate e cartoni da imballaggio, che interagiscono con frammenti fotografici di riviste illustrate, mimetizzati e ritoccati secondo il guizzo creativo dell'artista, Signanini conferisce così una nuova vita all'immagine figurativa

Hanko Signanini
Firma Claudio Signanini nera

Sito Web: Mario Mandosso 2022

Fotografie realizzate da:
Roberto Ricci D’Andonno, Michelangelo Giraudo,
Cornelio Cerato, Claudio Signanini